giovedì 4 luglio 2013

Letture: gli ultimi tasselli della Cultura di Iain M. Banks

Chi, tra gli appassionati di fantascienza, non ha mai sentito parlare del ciclo della Cultura di Banks?
E chi, pur sapendolo, colpevolmente non ha mai letto niente di questo ciclo?

Se siete nel primo gruppo, vi cosiglio caldamente di farvi una "Cultura":
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_della_Cultura

Se siete nel secondo gruppo, cosa state aspettando?

Se non siete nel primo o nel secondo gruppo, forse avete sbagliato post. Ma potrebbe essere interessante cominciare a leggere qualcosa di fantascienza, magari partendo proprio da questo fantastico ciclo.

Avevo letto quasi tutto del Ciclo della Cultura, tranne:
- Lo stato dell'arte
- Inversioni

Il primo era difficile da trovare, ma finalmente ce l'ho fatta.
Su Inversioni invece, avevo parecchi dubbi per via delle critiche. Ma alla fine mi sono deciso a leggerlo.

"Lo stato dell'arte" contiene un romanzo breve ambientato nella Cultura, e altri racconti.
Questo romanzo, o meglio, racconto lungo, narra di un episodio che riguarda una "vecchia" conoscenza di Circostanze Speciali: Sma Diziet.
E dove si trova in missione questa volta? Sulla nostra Terra, negli anni 70.
Banks riesce a sottolineare pregi e difetti della società terrestre dell'epoca, tramite i molteplici punti di vista dei personaggi coinvolti, non ultimo quello dell'UGC (Unità Generale di Contatto) Arbitraria.
Nonostante la trama non sia particolarmente articolata, si è profondamente coinvolti nella vicenda e ci si immedesima inevitabilmente nella protagonista.
In tutto il raccontone si respira il solito "senso del meraviglioso" che così bene Banks riesce a infondere in tutti i suoi scritti appartenenti a questo ciclo.
Non aspettatevi viaggi pazzeschi, guerre, ecc... Qui tutto è giocato sui personaggi, sulle diverse opinioni e punti di vista, con piccole pennellate che alla fine completano il quadro.

"Inversioni", ha riferimenti alla Cultura molto sottili, ma inequivocabili per chi ha letto gli altri libri.
Questo romanzo infatti non andrebbe letto per primo, tra quelli appartenenti al ciclo.
Si tratta essenzialmente delle storie parallele di Vossil e DeWar, due soggetti della Cultura in "missione" su un pianeta ad uno stadio medievale. Tra intrighi di corte, cospirazioni, giochi di potere, tradimenti e vendette, i nostri personaggi si distinguono per acutezza, arguzia ed etica. Sull'ambientazione di un classico fantasy, Banks riesce come sempre a tratteggiare i personaggi in modo ineccepibile, tanto da renderli completamente reali.
Nonostante la trama a tratti lenta, le sorprese sul finale fanno decisamente risvegliare l'interesse e ripagano di alcune lungaggini.
Questo romanzo si discosta molto dai classici della Cultura. Il "sense-of-wonder" è relegato dietro alle quinte e, tranne qualche piccolo episodio, la vicenda è molto terrena. Da questo punto di vista, per me che sono un amante della fantascienza e del ciclo della Cultura, questo romanzo è stato un po' una delusione, nonostante lasci trapelare qualcosa (poco) qui è là.
Le due storie sono narrate una in prima persona (da parte dell'assistente della dottoressa Vossil) e l'altra in terza persona. Si scoprirà poi che...
L'epilogo lo lascio a voi.


Letti in giugno 2013

Parole chiave: Ciclo della Cultura, Iain M. Banks, Lo stato dell'arte, Sma Diziet, senso del meraviglioso, Inversioni, Vossil, DeWar, ambientazione fantasy

Voto:
- Lo stato dell'arte: 4 su 5
- Inversioni: 3 su 5



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